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  • 10 passi per un’ottimale organizzazione del tempo nei progetti
    Che fine ha fatto il tempo?

    10 passi per un’ottimale organizzazione del tempo nei progetti

    Il nostro tempo di vita è limitato – i nostri desideri sono infiniti. Proprio per questo nasce spesso una sensazione di insoddisfazione: abbiamo tante idee, obiettivi e progetti, ma nella vita quotidiana il tempo sembra non bastare mai. Alla fine ci chiediamo: «Perché non faccio progressi con i miei progetti come vorrei?»

    Nel corso della mia vita sono arrivata a una constatazione sorprendente: ero sempre più produttiva quando lavoravo al turno serale in hotel. Otto ore della giornata erano già bloccate – eppure riuscivo a organizzare il mio tempo in modo così efficace da concludere più del solito.

    Come è stato possibile? Questa domanda mi ha accompagnato per anni. Ho provato tanto, analizzato, documentato e valutato – finché non ho sviluppato un sistema chiaro: 10 semplici passi che mi aiutano a organizzare al meglio il mio tempo.

    Forse ti riconosci in questa situazione:
    sei sempre occupato, ma ti senti comunque improduttivo. Lo stress domina la quotidianità, la lista delle cose da fare cresce, e alla fine rimane a malapena spazio per il riposo o la creatività.

    Ed è proprio qui che entra questo articolo. Ti mostro i 10 passi con cui ho imparato a usare il mio tempo in modo efficace – più un bonus: uno sguardo a quali compiti svolgo in quale momento della giornata, affinché tutto funzioni davvero.

    👉 La grande domanda è: come fai a scoprire quando fare cosa, per essere il più produttivo possibile?

    I 10 passi che massimizzano il tuo tempo e ottimizzano il tuo risultato

    Questi 10 passi non sono un modello teorico, ma il risultato della mia esperienza personale. Per anni ho sperimentato come lavoravo meglio, cosa mi motivava e quali metodi mi aiutavano davvero a organizzare bene il mio tempo.

    Naturalmente non ho scoperto tutto da sola – ho letto innumerevoli libri sulla gestione del tempo e sull’auto-organizzazione, ho testato molti approcci nel corso degli anni e ho trovato anche ispirazione su YouTube. Proprio sul mio canale PolyglotMona trovi, tra i video con “Mi piace”, alcuni dei migliori e più divertenti clip sul tema della pianificazione – da prospettive molto diverse che hanno ampliato la mia visione.

    Da tutto questo è nata una struttura chiara: 10 passi che ti possono aiutare a massimizzare il tuo tempo e a ottimizzare il tuo risultato. Ognuno di questi passi è stato testato nella pratica – e per ognuno c’è un esempio di come lo applico io stessa nella mia quotidianità.


    1. Definire obiettivi chiari – senza obiettivi non c’è direzione

    Senza obiettivi chiari ogni pianificazione rimane vaga. Affinché gli obiettivi siano davvero utili, dovrebbero essere formulati secondo il principio SMART: specifici, misurabili, attraenti, realistici e temporalmente definiti.

    👉 Il mio esempio: nei miei progetti mi sono fissata giorni della settimana e blocchi orari precisi. Ho incluso anche quantità concrete: un video, un articolo di blog o un determinato numero di parole. Ho persino stabilito orari esatti, per sapere con precisione: “Quando faccio cosa?”


    2. Stabilire priorità – matrice di Eisenhower o metodo personale

    Non ogni compito è ugualmente importante. Con metodi come la matrice di Eisenhower o l’analisi ABC puoi distinguere tra urgente e importante – e concentrare la tua energia sulle cose veramente rilevanti.

    👉 Il mio esempio: inizio la giornata con qualcosa che per me è divertente – la mia guida escursionistica, cioè il mio diario. Poi seguono, a seconda degli impegni, compiti più leggeri come liste di vocaboli o traduzioni. La sera, quando è buio e tranquillo, faccio Live, articoli di blog, video e registrazioni audio.
    La mia chiara definizione delle priorità: prima di tutto i contenuti per Patreon (guida, Live, video, Shorts, articoli di blog) e per il mio corso Rilassato fino ad A1. Dopo viene il negozio. Al terzo posto le cose che non mi portano guadagno – movimento, casa, amici, famiglia, gite.


    3. Scrivere bene le liste di cose da fare – realistiche & strutturate

    Una lista di cose da fare è utile solo se rimane chiara e realistica. Meglio suddividere i grandi compiti in piccoli passi realizzabili.

    👉 Il mio esempio: per un articolo di blog ho diviso la mia lista in sotto-attività:
    A. Raccolta idee · B. Punti chiave · C. Struttura · D. Introduzione, parte principale, conclusione · E. Stesura completa · F. Thumbnail · G. Estratto & tag · H. Formattazione · I. Pubblicazione · J. Condivisione sui social.
    Così un progetto enorme diventa una serie di passi gestibili.


    4. Pianificare blocchi di tempo – Deep Work vs. compiti di routine

    Compiti diversi richiedono energie diverse. Pianifica blocchi concentrati per il lavoro profondo e altri per le attività di routine.

    👉 Il mio esempio: durante le escursioni svolgo compiti leggeri sull’iPad – liste di vocaboli o traduzioni. La mattina al caffè, diario e foto per la guida fanno parte della mia routine. La sera riservo blocchi fissi per Live, articoli di blog e registrazioni video. Il lavoro per il negozio lo concentro in qualche ora a settimana senza uscite. I “compiti di recupero” li inserisco volentieri tra due lezioni ravvicinate o come cambio rispetto al montaggio di più video.


    5. Usare bene le pause – tecnica Pomodoro o interruzioni naturali

    Le pause regolari sono decisive per rimanere produttivi a lungo termine. Alcuni giurano sulla tecnica Pomodoro, altri sulle interruzioni naturali.

    👉 Il mio esempio: io stessa non uso Pomodoro – lavoro spesso una o due ore in flow. Le mie pause naturali nascono da lezioni, viaggi in treno o appuntamenti. Inoltre limito consapevolmente i Live a 30–50 minuti al massimo, perché altrimenti il numero di spettatori cala. Dopo il montaggio di un video faccio automaticamente una piccola pausa.


    6. Creare routine – risparmiare energia con automatismi

    Le routine alleggeriscono il nostro cervello perché funzionano a livello inconscio. Così attiviamo più il “tronco cerebrale” che il centro del pensiero – e risparmiamo energia.

    👉 Il mio esempio: ogni mattina scrivo nel diario e lavoro sulla guida escursionistica. In treno o nelle pause faccio liste di vocaboli e traduzioni sull’iPad. La sera ho routine fisse per Live, articoli di blog, registrazioni video e montaggio.


    7. Ridurre le distrazioni – dieta digitale, tempi di concentrazione

    Le distrazioni sono i nemici peggiori della produttività. Chi ha tempi di concentrazione chiari risparmia enormemente tempo.

    👉 Il mio esempio: il mio telefono è sempre con me durante la produzione, ma al momento della pubblicazione non leggo altri post. I video di YouTube li ascolto mentre cammino o la sera prima di dormire – cioè in momenti in cui comunque non potrei produrre. Le telefonate le faccio solo durante attività che non richiedono concentrazione, ad esempio copiare & incollare.


    8. Includere tempo cuscinetto – pianificare realisticamente gli imprevisti

    Gli imprevisti sono inevitabili. Non pianificare quindi troppo stretto, ma lascia spazio.

    👉 Il mio esempio: i miei Live iniziano di solito non più tardi delle 21:00. Così dopo ho almeno un’ora di margine per concludere con calma. Importante per me: andare a dormire tra le 22 e le 24 – a seconda di quando Live, articolo e video sono finiti. In nessun caso voglio andare a letto dopo mezzanotte.


    9. Riflettere – revisione settimanale, cosa ha funzionato bene?

    Riflettere regolarmente aiuta a riconoscere i progressi e a migliorare la pianificazione.

    👉 Il mio esempio: ogni mattina a colazione pianifico la giornata e riprendo ciò che era rimasto in sospeso il giorno prima. Ultimamente ho aggiunto anche una pianificazione settimanale con revisione: cosa ha funzionato bene, cosa meno? Così miglioro passo dopo passo il mio sistema.


    10. Restare flessibili – adattare i piani senza frustrazione

    Un piano è solo uno strumento – e può essere modificato. La flessibilità evita frustrazione.

    👉 Il mio esempio: ho già spostato dei livestream al giorno dopo, quando rientravo solo a mezzanotte. Anche le partnership di apprendimento posso spostarle in modo flessibile, perché siamo tutti adulti e abbiamo tempo più volte a settimana. Anche per il montaggio o per la guida mi concedo flessibilità – se ci vuole più tempo, va bene lo stesso.

    Conclusione

    Organizzare il tempo si può imparare – lo vedi anche dal mio esempio. Dopotutto, questo è il primo romanzo che pubblico, e un tempo non avevo nemmeno 15 canali YouTube e blog.

    Il segreto sta nei piccoli passi. Il mio obiettivo minimo è: fare qualcosa una volta al mese ovunque. Spesso però ci riesco ogni settimana – e proprio questo piccolo obiettivo realistico toglie la pressione. Tutto ciò che va oltre sembra volontario e leggero.

    Puoi iniziare subito: annota, ad esempio, per domani nel tuo calendario cosa vuoi realizzare nelle prime quattro ore dopo il lavoro – comprese le pause. Pianifica la cosa più importante proprio quando hai più tranquillità.

    👉 La mia domanda per te: quale dei 10 passi proverai per primo? Scrivilo nei commenti!Se vuoi vedere come crescono il mio romanzo e le mie dodici serie in sei lingue, iscriviti al mio blog principale: https://polyglotmona.com – lì trovi anche il mio shop.
    E se vuoi essere presente dal vivo la prossima volta, visita la mia pagina Patreon:
    https://www.patreon.com/viaggiinmacchina

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